Unilibro Del fare libri. Mezzo secolo da Zanichelli - 9788808263681 Ritorno libero

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Libri / Scienze sociali / Del fare libri. Mezzo secolo da Zanichelli
  • Titolo del Libro:Del fare libri. Mezzo secolo da Zanichelli
  • Autore: Gianni Sofri
  • Editore:Zanichelli
  • Data di Pubblicazione:2013
  • Genere:GIORNALISMO, EDITORIA, GIORNALI
  • Argomento: Editoria
  • Pagine:184
  • Dimensioni mm:210 x 0 x 110
  • ISBN-10:8808263681
  • ISBN-13: 9788808263681

Del fare libri. Mezzo secolo da Zanichelli: Il pregiudizio negativo, lungo a morire, sui libri di scuola come prodotto secondario e poco pregiato viene messo qui ampiamente in discussione: non sulla base di argomentazioni e dibattiti più o meno teorici, ma attraverso la concreta esperienza di un insegnante e ricercatore che ha voluto misurarsi con la scuola e con l'editoria che ad essa si rivolge. Il primo risultato è un racconto, ora affettuoso e ironico (ma soprattutto autoironico), ora commosso e nostalgico nel ricordo di amici scomparsi. Ma dietro il racconto ci sono anche battaglie culturali e civili, come quella in difesa della geografia, indebolita e offesa proprio quando un mondo globalizzato sembra averne più bisogno. Si trova, nel libro, un contributo alla storia e all'attualità di una casa editrice che ha sempre occupato, e lo fa anche oggi, un posto assai importante nella cultura bolognese e nazionale. Ma vi si trova, soprattutto, la cronaca lieve e spesso scherzosa di un passaggio lento, e pur epocale, da un'editoria più tradizionale a quella di oggi. Una storia che non è mai, o mai soltanto, di tecniche e di macchine, ma di persone. Nel far rivivere il rapporto di un redattore (poi consulente e autore lui stesso) con personaggi di rilievo come Italo Calvino, nel raccontare la giornata di un redattore, Gianni Sofri sembra a volte descrivere un mondo scomparso. The negative bias, long to die, in school books as a byproduct and precious little is put here widely questioned: not on the basis of arguments and debates more or less theoretical, but through the concrete experience of a teacher and researcher who wanted to compete with the school and with the publishing industry that caters to it. The first result is a story, now affectionate and ironic (but mostly self-deprecating), now moved and nostalgic memory of missing friends. But behind the story there are also cultural and civil battles like the one in defense of geography, weakened and offense just when a globalized world seems to have more need. It is, in the book, a contribution to the history and actuality of a publishing house which has always occupied, and it does so even today, a very important place in Bologna and national culture. But there is, above all, the record mild and often jocular a step slow, and while a more traditional publishing era, to that of today. A story that has never or never only, of techniques and machines, but of people. In reviving the relationship of an editor (then consultant and author himself) with characters such as Italo Calvino, in recounting the day of an editor, Gianni Sofri sometimes seems to describe a vanished world.